27 aprile - ''sogniamo insieme la chiesa'' incontro con il vescovo marco ad acquanegra

 

RIFLESSIONI UNITA’ PASTORALE SANTA MARIA AI CAMPI BONELLI - 19 /04 /2021

(in vista dell’incontro con il vescovo Marco)

Il Consiglio dell’Unità Pastorale Santa Maria ai Campi Bonelli si è riunito per condividere e riflettere il documento diocesano: Sogniamo la “nostra” Chiesa – Chiesa di domani, Chiesa da generare

All’interno della riflessione sulla visione/idea della Chiesa iscritta nella volontà di Dio, nella quale noi cristiani ci sentiamo impegnati, emerge l’importanza della fraternità, del sentirsi fratelli che condividono con gli altri/con tutti questo cammino che, non è solo temporale, ma soprattutto è un cammino di discernimento.

Ci si è chiesti come è possibile realizzare/mettere in atto questo impegno così oneroso e difficile nelle nostre comunità, che non sono comunità ideali, ma composite, variegate e spesso anche cariche di molte fragilità. Una risposta può essere quella di partire dalla “carità”: spesso le nostre famiglie sono realtà molto complesse, i giovani hanno pochi modelli e vivono le situazioni più disparate. In questi contesti pensiamo che il nostro compito sia quello di far sentire la nostra vicinanza senza tralasciare nessuno, senza che nessuno si senta escluso, diverso o giudicato; è necessario rispettare l’eterogeneità, in un atteggiamento di profonda carità che ci chiede di calarci in modo più concreto nelle diverse realtà che incontriamo, favorendo, il più possibile l’avvicinamento reciproco.

Dalla nostra condivisione è emerso quanto sia stimolante affrontare queste problematiche in questo periodo liturgico, il tempo pasquale, in cui possiamo toccare con mano le difficoltà, ma anche l’impegno e l’entusiasmo che hanno vissuto le prime comunità cristiane, che certo non erano perfette, ma attente alla sostanzialità delle cose e quindi ricche di umanità e vicinanza.

E’ importante sottolineare la dimensione strutturale che la Chiesa deve avere oggi: la sua vocazione di Chiesa in uscita attenta alle esigenze di tutti, soprattutto delle famiglie, con un particolare interesse nei confronti della formazione dei più piccoli, da cui si deve ripartire.

E’stato inoltre puntualizzato come, in questo percorso, non bisogna mai dimenticare, che la Chiesa è formata da peccatori, da gente fragile che cerca il perdono di Dio; non dobbiamo sottovalutare il fatto che la nostra prima consapevolezza è quella di avere sempre e in ogni circostanza bisogno di Dio, della sua misericordia e del suo aiuto.

All’interno di questa riflessione è necessario ritrovare il significato e il valore della famiglia cristiana, di una Chiesa in cui i giovani non si sentano inglobati/ingabbiati in una serie di gesti vuoti di significato, dove non si sentono coinvolti; è stato inoltre sottolineato come i giovani cerchino una Chiesa più gioiosa e più accogliente della loro esuberanza. Forse, si è detto, la situazione molto grave, in cui la famiglia si trova, può diventare un segno per costruire nuove realtà in cui la Chiesa deve mostrare il suo volto di disponibilità e di apertura (questa è la carità).

Per quanto riguarda lo stile sinodale che le nostre comunità devono avere, si è sottolineato che dobbiamo sforzarci di più e meglio per fare le cose insieme: trovarsi, confrontarsi laici e sacerdoti, laici impegnati in diversi ambiti tra loro, cercando di scoprire e vivere la condivisione e la responsabilità, oltre alla comunicazione. La sinodalità va comunque sperimentata a diversi livelli: a livello parrocchiale, di unità pastorale e a livello diocesano; l’obiettivo è quello di arrivare ad avere, nel Consiglio Pastorale, diversi gruppi ministeriali impegnati nei diversi settori che si confrontano tra loro. Certo è emerso comunque un limite: il problema tempo, con il quale le famiglie in modo particolare devono fare i conti.

L’importante però deve sempre essere quello di concentrarsi su ciò che può portare un frutto fecondo, che possa individuare e valorizzare quello che di buono c’è in ogni situazione.

 

resoconto dell'incontro di Unità Pastorale tenutosi ad Acquanegra il 12 settembre 2019

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Per “UNITA’ PASTORALE” si intende una “unione tra parrocchie vicine, le quali, mantenendo la loro identità di comunità cristiane, cercano di collaborare, di unire le forze per servire meglio i cristiani di un certo territorio”.

In sostanza si tratta di “crescere nella comunione tra diverse comunità parrocchiali al fine di esprimere meglio l’unica missione che è quella di annunciare, celebrare e vivere il Vangelo”.

Le parrocchie di Canneto, Acquanegra, Redondesco, Mariana, Mosio e S. Fermo (all’interno del “Vicariato S. Carlo Borromeo” di Asola) formano l’Unità Pastorale n. 3 denominata “Beata Vergine Maria ai Campi Bonelli”.

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